14 luglio 2022: i 30 anni di GEODE
“Fai della vita un sogno, e di un sogno, una realtà” – Antoine de Saint-Exupéry.
Sono passati 30 anni da quando, per rispondere al bisogno di alcune persone, divenute disabili a seguito di un “evento inatteso” intraprendemmo un percorso per dar vita ad un servizio residenziale che consentisse loro di “vivere” il quotidiano avendo aspettative per il futuro.
Nacque da tale sogno l’idea di “Ca’ Luigi”, prima una piccola Comunità divenuta poi un C.R.H (Centro Residenziale Handicap) e poi, col trasferimento ad Arluno, la R.S.D. che tutt’ora accoglie 30 persone disabili.
A tale progetto originario nel 2009 abbiamo dato vita al Progetto Autonomia fatto di alcune villette, site nel Comune di Arluno, dove 9 persone disabili vivono quella che oggi possiamo definire come esperienza di “vita autonoma ed indipendente”.
Questi ultimi anni, che per noi, almeno in parte, tutt’ora perdurano, di “restrizioni” della “vita di relazioni sociali” hanno condizionato la quotidianità di “Ca’ Luigi”, ma noi tutti siamo convinti che li abbiamo superati perché le relazioni quotidiane tra i nostri ospiti – gli “accuditi” – e i nostri operatori – gli “accudenti” – si sono caricate, più di prima, di quel senso di relazione interpersonale che travalica la sola dimensione dell’assistere.
Una piccola “festa in famiglia”, fatta nel rispetto delle regole di questo periodo, ma decisa per ricordare la nostra storia, per segnare il presente e connotare il futuro.
Ricordare la storia: per mantenere viva la memoria delle persone, amici la cui assenza ce li rende “carissimi” ed operatori, che di essa hanno fatto parte.
Segnare il presente: per riaprire questo luogo ai familiari, agli operatori e agli amici che ancora oggi vivono la quotidianità di un’esperienza, la sostengono e la caratterizzano.
Connotare il futuro: per riaffermare che la centralità della persona e delle sue relazioni è per noi la stella Polare verso la quale orientiamo, nonostante le difficoltà del momento, il nostro agire quotidiano.
Concludendo un pensiero a coloro che erano presenti nel tardo pomeriggio di quel 14 luglio 1992 e a tutti coloro che un giorno della loro vita ci hanno incontrato e, ancora oggi, quotidianamente sono qui con noi sperimentando come un sogno può divenire una dimensione di vita.













